Per poter capire se si è affetti da malattia emorroidaria bisogna eseguire una visita proctologica, specificando il tipo di regime alimentare adottato e se in passato si ha sofferto di altre patologie. Il medico cercherà di scoprire la causa della stipsi, valutando se il paziente assuma un’adeguata quantità d’acqua e di fibre; chi assimila troppo alcool, caffè o cioccolata potrebbe incorrere a fastidioso prurito; la diarrea, invece, potrebbe essere associata anche ad altri tipi di patologie come la celiachia o l’intolleranza a particolari alimenti, quindi non si tratterebbe per forza di emorroidi.
La visita avviene tramite un’ispezione dell’ano con l’utilizzo delle dita, ma spesso sostenuta dall’ano-rettoscopia che consentirà al medico di valutare in modo più dettagliato e specifico le emorroidi presenti nel canale anale.
Tutte le persone sofferenti con un’età superiore ai quarant’anni dovranno essere sottoposte a colonscopia, al fine di evitare la possibile presenza di un cancro al retto provocato dalle emorroidi.
Le emorroidi devono essere curate nell’arco del minor tempo possibile in modo da evitare spiacevoli conseguenze che la malattia comporta, nel caso non fosse curata tempestivamente.
Per le emorroidi appena nate e che quindi non provocano dolore eccessivo, è sufficiente modificare il proprio regime alimentare e praticare attività sportiva; anche lavarsi con dell’acqua tiepida utilizzando del sapone acido è un rimedio efficace.
Creme e supposte vengono utilizzate solo nei casi in cui la malattia si presentasse dal secondo grado in poi; tali farmaci sono costituiti da corticosteroidi e anestetici, ma servirebbero solamente a calmare ed alleviare i sintomi per cui le emorroidi non scomparirebbero.
Nel caso la vittima delle emorroidi sia una donna incinta è possibile utilizzare la fitoterapia, considerato il fatto che non possa assumere sostanze con cortisone.
Qualora si presentassero emorroidi di terzo e quarto grado bisognerà intervenire chirurgicamente, onde evitare spiacevoli e pericolose conseguenze future.
Chiara dice
In caso di gravidanza si può comunque ricorrere alle pomate, basta evitare quelle con il cortisone, tra tutte la Preparazione H è la più indicata (contiene fenilefrina che non da problemi)
Comunque sempre meglio farsi visitare dal medico!